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L-carnitina: Natura e benefici per l’organismo

Л-карнитин: Същност и ползи за организма
  1. Che cos’è la L‑carnitina?
  2. Forme della L‑carnitina
  3. Biosintesi e metabolismo
  4. Benefici della L‑carnitina per la salute umana
  5. Come procurarsi la L‑carnitina?
  6. Quando è raccomandata un’assunzione supplementare di L‑carnitina?
  7. Raccomandazioni per l’assunzione di L‑carnitina
  8. Possibili effetti collaterali
  9. Domande frequenti

La L-carnitina è spesso associata aintegratori per dimagrimento e energia, ma essenzialmente è qualcosa di molto più profondo. È un composto naturale prodotto nell’organismo a partire dagli amminoacidi lisina e metionina, con la partecipazione della vitamina C, del ferro e di alcune vitamine del gruppo B. 

Non è una vitamina, né un amminoacido nel senso puro – viene classificata comesostanza simile a una vitamina e cofattore, poiché gioca un ruolo insostituibile nel metabolismo dei grassi. Senza di essa le cellule non sono in grado di trasportare efficacemente gli acidi grassi fino ai mitocondri, dove vengono bruciati per produrre energia.

Oltre a essere sintetizzata nel fegato e nei reni, la L‑carnitina viene assunta anche tramite la dieta – principalmente da prodotti animali come carne rossa, pesce e derivati del latte. Ciò significa che nei vegetariani e in certe condizioni (per es. carenze, malattie, impegno fisico), un apporto aggiuntivo mediante integratori può essere giustificato.

Che cos’è la L‑carnitina?

Che cos’è la L‑carnitina?

Per molti probabilmente è una novità, ma come abbiamo chiarito sopra, la L‑carnitina non è un integratore alimentare, bensì un composto naturale che svolge un ruolo chiave per il corpo umano.

È un composto quaternario d’ammonio (forma di composto azotato con quattro gruppi organici, che porta sempre carica positiva), derivato dagli amminoacidi lisina e metionina. 

La sua funzione biologica principale è partecipare come trasportatore di acidi grassi a catena lunga attraverso la membrana mitocondriale interna, dove vengono ossidati per produrre energia sotto forma di adenosina trifosfato (ATP). Questo processo è noto come beta-ossidazione.

La L‑carnitina non viene considerata né una vitamina, né un nutriente indispensabile negli individui sani, ma in condizioni di carico elevato, carenze o disturbi metabolici può diventare “nutriente condizionatamente essenziale”.

Forme della L‑carnitina

Nell’organismo umano la L‑carnitina esiste principalmente in due forme attive:

  • L‑carnitina – la forma principale, che partecipa al trasporto degli acidi grassi fino ai mitocondri. Si trova nei muscoli, nel fegato, nei reni e nel cervello.

  • Acetil‑L‑carnitina (ALCAR) – forma acetilata con migliore assimilazione nel cervello, connessa all’attività dei neurotrasmettitori e alla funzione cognitiva.

Quando però si parla di un’assunzione aggiuntiva di L‑carnitina sotto forma di integratore, la scienza ha sviluppato anche altre forme, diverse da quelle naturalmente presenti nel nostro corpo.  Eccone alcune.

 L‑carnitina L‑tartrato

È legata all’acido tartaricoper un migliore assorbimento. Spesso viene usata negli integratori sportivi. Popolare durante l’allenamento per il suo potenziale effetto sul recupero e sulla riduzione del indolenzimento muscolare, sull’aumento della resistenza e su una lipolisi accentuata (utilizzo dei grassi per energia).

Propionil‑L‑carnitina

È legata all’acido propionico e si utilizza principalmente per migliorare la circolazione sanguigna e in caso di malattie vascolari periferiche. Ha un effetto positivo sulla funzione cardiovascolare e sulla produzione di ossido nitrico.

 Glicina‑propionil‑L‑carnitina (GPLC)

Combinazione di propionil‑L‑carnitina e dell’amminoacido glicina. Può favorire la produzione di energia e la vasodilatazione durante l’attività fisica.

Biosintesi e metabolismo

Biosintesi e metabolismo

La L‑carnitina viene sintetizzata endogenamente nel fegato, nei reni e nel cervello a partire dagli amminoacidi lisina e metionina, in presenza di cofattori come vitamina C, vitamina B6, niacina e ferro. Il processo include vari stadi, l’ultimo dei quali è l’idrossilazione del γ‑butirobetaina fino a L‑carnitina.

Dopo la sintesi, la L‑carnitina viene trasportata verso i tessuti con elevato fabbisogno energetico – principalmente muscolo scheletrico e cardiaco. Lì partecipa al trasferimento degli acidi grassi a catena lunga attraverso la membrana mitocondriale interna tramite il sistema di trasporto dipendente dalla carnitina (CPT‑I e CPT‑II), dove vengono ossidati per ottenere energia.

L’eccesso viene eliminato tramite i reni, ma il riassorbimento renale è molto efficiente – le perdite avvengono principalmente in presenza di funzione renale compromessa.

Benefici della L‑carnitina per la salute umana

La L‑carnitina svolge un ruolo chiave nel metabolismo cellulare e nella salute di numerosi sistemi dell’organismo. Pur essendo spesso associata agli integratori sportivi, è un componente biologico sostanziale con benefici comprovati.

Regolatore energetico

La funzione principale della L‑carnitina è trasportare gli acidi grassi fino ai mitocondri, dove vengono utilizzati per produrre energia. Ciò è particolarmente importante nei tessuti con elevata richiesta energetica come i muscoli e il cuore.

Sistema nervoso

Gli studi indicano che l’acetil‑L‑carnitina migliora la funzione cognitiva, specialmente negli anziani o in condizioni come la neuropatia diabetica, depressione e demenze.

Sistema cardiovascolare

La L‑carnitina può supportare la funzione del muscolo cardiaco, migliorare la tolleranza allo sforzo fisico e ridurre i sintomi dell’insufficienza cardiaca. Si associa anche a livelli inferiori di trigliceridi e colesterolo LDL.

Attività fisica e sport

Attività fisica e sport

Gli integratori con L‑carnitina sono collegati a un migliore recupero dopo l’allenamento, a riduzione dell’indolenzimento muscolare e a un possibile miglioramento della resistenza durante sforzi prolungati, sebbene gli effetti varino da persona a persona.

Diabete e sensibilità all’insulina

Esistono dati che la L‑carnitina possa migliorare il metabolismo del glucosio e influire positivamente sulla sensibilità all’insulina, specialmente nei pazienti con diabete tipo 2.

Salute del fegato

In caso di steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e altre malattie epatiche metaboliche, la L‑carnitina può migliorare la funzione epaticae ridurre l’accumulo di grasso nel fegato.

Fertilità e funzione riproduttiva

Negli uomini con parametri seminali alterati, la L‑carnitina è associata a un miglioramento della motilità e della qualità degli spermatozoi. È impiegata anche in alcune terapie per l’infertilità maschile.

Condizioni infiammatorie croniche

Riduce i marcatori dell’infiammazione (come la PCR e il TNF‑α), specialmente in soggetti con malattie metaboliche croniche, inclusi l’obesità e problemi cardiovascolari.

Dimagrimento

Benché l’effetto sul peso non sia drammatico, la L‑carnitina può favorire la riduzione del grasso corporeo, soprattutto se combinata con dieta e allenamenti.

Come procurarsi la L‑carnitina?

Come procurarsi la L‑carnitina?

La L‑carnitina può essere assunta tramite alimentazione, sintetizzata dall’organismo o sotto forma di integratore. Ecco le principali fonti.

Alimenti ricchi di L‑carnitina

Le migliori fonti naturali sono i prodotti di origine animale. La quantità di L‑carnitina presente dipende dal tipo di carne e dal metodo di preparazione.

Esempi di alimenti ricchi di L‑carnitina:

  • Agnello – ~210 mg per 100 g

  • Carne bovina – ~80 mg per 100 g

  • Maiale – ~25 mg per 100 g

  • Pollo – ~5 mg per 100 g

  • Pesce – ~5 mg per 100 g

  • Latte e latticini – circa 3‑8 mg per 100 ml

Gli alimenti vegetali contengono quantità trascurabili – per questo i vegani e i vegetariani spesso presentano livelli inferiori nell’organismo. 

Sintesi endogena

Il corpo umano sintetizza la L‑carnitina in quantità sufficienti dagli amminoacidi lisina e metionina, con la partecipazione di vitamina C, ferro, vitamine B3 e B6. In caso di carenza di uno di questi cofattori o di problemi renali, la sintesi può risultare compromessa.

Integratori

Sono disponibili in varie forme – compresse, capsule, polveri e forme liquide. 

Le forme più comunemente usate sono:

  • Forma base di L‑carnitina – la forma standard

  • Acetil‑L‑carnitina (ALCAR)– attraversa meglio la barriera emato‑encefalica

  • L‑carnitina L‑tartrato– spesso presente negli integratori sportivi

  • Propionil‑L‑carnitina – per uso cardiovascolare

Quando è raccomandata un’assunzione supplementare di L‑carnitina?

L’assunzione supplementare di L‑carnitina è indicata in condizioni associate a carenze o a bisogni aumentati. 

Ecco cosa è importante sapere: 

  • Vegani e vegetariani, che non consumano prodotti di origine animale – principale fonte alimentare di L‑carnitina.

  • Persone con malattie epatiche o renali, in cui la sintesi o il riassorbimento della L‑carnitina è compromesso.

  • Atleti e persone fisicamente attive – per supportare i processi energetici e il recupero.

  • Persone con sindrome metabolica, diabete tipo 2 o problemi cardiovascolari, in cui l’assunzione di L‑carnitina può avere un ruolo metabolico o cardioprotettivo.

  • Anziani, nei quali la produzione naturale diminuisce con l’età.

  • Uomini con problemi di fertilità, poiché la L‑carnitina partecipa alla motilità degli spermatozoi.

È raccomandata anche in caso di carenza diagnosticata tramite esami di laboratorio.

Raccomandazioni per l’assunzione di L‑carnitina

Le dosi massime giornaliere di L‑carnitina solitamente variano tra 1 e 3 grammi, mentre per la maggior parte degli adulti sani 2 grammi al giorno è considerata una dose sicura ed efficace. In alcuni casi clinici, sotto supervisione medica, si possono raggiungere anche i 4 g, ma superare queste quantità non è raccomandato per il rischio di effetti collaterali.

Il periodo consigliato di assunzione dipende dagli obiettivi – per scopi sportivi o per supporto metabolico può essere assunto a cicli di alcuni mesi, con possibilità di sospensione. In caso di carenza o condizioni croniche, l’assunzione può essere prolungata, ma sempre sotto controllo medico.

La L‑carnitina è meglio assorbita se assunta a stomaco vuoto o prima dell’allenamento, poiché questo favorisce il suo uso ottimale nel metabolismo cellulare e nella produzione di energia. Può essere assunta anche dopo i pasti, specialmente se causa fastidio a stomaco vuoto.

Le combinazioni con altri nutrienti come coenzima Q10, complesso vitaminico B e acidi grassi omega‑3 spesso potenziano l’effetto della L‑carnitina, soprattutto se l’obiettivo è supportare il sistema cardiovascolare e il metabolismo energetico.

È sempre consigliabile consultare un medico o un esperto prima di un’assunzione prolungata o in caso di associazione con altri integratori o farmaci.

Possibili effetti collaterali

I possibili effetti collaterali dell’assunzione di L‑carnitinasono generalmente rari e lievi, soprattutto se si rispettano le dosi raccomandate. Tra i più comuni si trovano disturbi gastrointestinali, nausea, diarrea o crampi muscolari. Con dosaggi elevati, alcune persone possono notare un odore di pesce nei fluidi corporei, innocuo ma sgradevole.

In rari casi, in persone con problemi renali o epatici, l’assunzione di L‑carnitina deve essere attentamente monitorata, poiché i processi metabolicipossono essere influenzati. L’uso prolungato senza controllo medico può aumentare il rischio di reazioni indesiderate.

È importante sapere che la L‑carnitina può interagire con alcuni farmaci, perciò è consigliato informare il proprio medico se la si assume regolarmente. In caso di sintomi insoliti o reazioni allergiche, l’assunzione deve essere interrotta e bisogna contattare un medico.

Domande frequenti

domande frequenti

Che cos’è la L‑carnitina?

La L‑carnitina è una sostanza naturale che il nostro corpo sintetizza a partire dagli amminoacidi lisina e metionina e partecipa a importanti processi cellulari come il trasporto degli acidi grassi e il metabolismo energetico.

Come può essere assunta in più?

La L‑carnitina è naturalmente presente nei prodotti animali, in particolare agnello, manzo e maiale, e può essere assunta anche come integratore alimentare.

La L‑carnitina fa dimagrire?

Assumere L‑carnitina da sola non porta a una riduzione del grasso corporeo, ma se combinata con un’alimentazione controllata e attività fisica può accelerare il processo grazie all’aumento dell’energia disponibile.

Fonti:

https://ods.od.nih.gov/factsheets/Carnitine-HealthProfessional/

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