- Che cos’è la gotta?
- Tipi di gotta
- Fattori di rischio e cause di sviluppo
- Sintomi della gotta
- Integratori adatti per la gotta
- Stadi di sviluppo
- Esami e diagnosi della gotta
- Valori di riferimento dell’acido urico nella gotta
- Ci sono sintomi specifici nelle donne?
- Quale medico consultare per la gotta e quando?
- Vivere con la gotta
- Domande frequenti
La gotta è nota all’umanità fin dai tempi antichi e spesso è chiamata «malattia dei re» per la sua frequente comparsa tra nobili e aristocratici, che avevano accesso a cibi ricchi, grassi e alcol.
In passato era un simbolo di lusso e di eccesso, ma oggi la gotta colpisce sempre più persone a causa delle modifiche nello stile di vita, tra cui alimentazione malsana, obesità e riduzione dell’attività fisica.
In questo articolo esamineremo che cos’è realmente la gotta, i suoi sintomi e le diverse fasi di sviluppo, per comprendere meglio questa malattia sempre più diffusa.
Che cos’è la gotta?

La gotta è una malattia metabolica caratterizzata da un livello cronico elevato di acido urico nel sangue (iperuricemia) e dal successivo deposito di cristalli di urato monosodico nelle articolazioni e nei tessuti molli, che provoca attacchi infiammatori artritici e danno articolare progressivo.
Tipi di gotta
La gotta si classifica in diverse forme principali secondo il quadro clinico e l’andamento della malattia.
I tipi di gotta si definiscono in base alle cause, alla natura e alle caratteristiche cliniche della malattia, ad esempio:
- Gotta primaria — insorge principalmente a causa di alterazioni ereditarie e metaboliche che portano a un aumento della produzione o a una riduzione dell’escrezione di acido urico.
- Gotta secondaria — risultato di altre malattie o fattori esterni, come patologie renali, farmaci o malattie maligne.
- Iperuricemia asintomatica — livelli elevati di acido urico senza presenza di sintomi o attacchi infiammatori. Non è gotta classica, ma è un fattore di rischio per il suo sviluppo.
Fattori di rischio e cause di sviluppo
La gotta si sviluppa in seguito all’accumulo di cristalli di urato monosodico nelle articolazioni e nei tessuti, che provocano una reazione infiammatoria.
La causa principale è il livello elevato di acido urico nel sangue (iperuricemia), che può dipendere da un aumento della produzione o da una riduzione dell’eliminazione dell’acido urico dall’organismo.
I fattori di rischio per lo sviluppo della gotta includono:

- Predisposizione genetica: Una storia familiare di gotta aumenta il rischio, poiché alcuni geni influenzano il metabolismo dell’acido urico.
- Dieta: Il consumo di alimenti ad alto contenuto di purine — come carne rossa, frutti di mare, legumi, nonché alcol (soprattutto birra e superalcolici) — aumenta i livelli di acido urico.
- Obesità: L’aumento della massa corporea porta a una maggiore produzione di acido urico e a una minore eliminazione.
- Alterazioni metaboliche: Condizioni come ipertensione, diabete di tipo 2, resistenza all’insulina e sindrome metabolica sono associate a un rischio più elevato.
- Funzione renale compromessa: Una ridotta escrezione renale di acido urico porta al suo accumulo nell’organismo.
- Farmaci: Diuretici, basse dosi di aspirina, alcuni immunosoppressori e altri farmaci possono influire negativamente sulla funzione renale o aumentare i livelli di acido urico.
- Sesso ed età: Gli uomini sono più a rischio di gotta, soprattutto dopo la pubertà, mentre le donne dopo la menopausa.
- Altri fattori: Malattie acute, stress, traumi e interventi chirurgici possono scatenare attacchi di gotta.

Sintomi della gotta
La gotta si manifesta con sintomi caratteristici che variano a seconda dello stadio della malattia e della gravità della reazione infiammatoria.
I sintomi più comuni includono:
- Dolore acuto alle articolazioni: Gli attacchi di gotta iniziano improvvisamente con dolore intenso, bruciante e continuo, più spesso nell’articolazione dell’alluce (attacco gottoso). Il dolore può diffondersi anche ad altre articolazioni, come caviglie, ginocchia, polsi e gomiti.
- Gonfiore e arrossamento: L’articolazione infiammata è molto gonfia, calda al tatto e arrossata, segno di un processo infiammatorio attivo.
- Mobilità limitata: L’articolazione colpita diventa difficile da muovere a causa del dolore e del gonfiore.
- Sensazione di calore: La zona colpita è spesso più calda rispetto al resto del corpo.
- Comparsa di tofi: Nella gotta cronica nei tessuti e nelle articolazioni circostanti possono formarsi tofi — accumuli di cristalli di acido urico percepibili come noduli duri sotto la pelle.
- Sintomi generali: Durante gli attacchi acuti possono comparire anche febbre, brividi, spossatezza generale e malessere.
Gli attacchi gottosi di solito durano da pochi giorni a qualche settimana, dopodiché i sintomi possono scomparire per mesi o anni se non si interviene. Nella forma cronica la malattia progredisce con attacchi ricorrenti e danno articolare permanente.
Integratori adatti per la gotta
Stadi di sviluppo
La gotta attraversa diverse fasi successive, ognuna caratterizzata da specifiche caratteristiche cliniche e di laboratorio:
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Iperuricemia asintomatica - in questa fase iniziale si osserva un livello elevato di acido urico nel sangue (iperuricemia), ma non ci sono sintomi. I cristalli di urato non si sono ancora depositati nei tessuti, quindi non c’è infiammazione né dolore. Questa fase può durare anni e spesso passa inosservata.
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Attacco gottoso acuto - insorge improvvisamente un forte attacco infiammatorio con dolore intenso, arrossamento, gonfiore e riscaldamento dell’articolazione colpita. Di solito il primo attacco si manifesta nell’articolazione dell’alluce, ma possono essere coinvolte anche altre articolazioni. L’attacco può durare da pochi giorni a settimane, poi i sintomi scompaiono.
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Periodo intercritico (tra un attacco e l’altro) - dopo l’attacco acuto i sintomi scompaiono completamente, ma i cristalli di acido urico continuano ad accumularsi nelle articolazioni e nei tessuti. Questo periodo può durare mesi o anni prima del successivo attacco.
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Gotta tofacea cronica - con livelli persistentemente elevati di acido urico e attacchi infiammatori ripetuti si formano tofi — accumuli duri di cristalli di urato nelle articolazioni, nei tendini e nei tessuti molli. Ciò provoca infiammazione cronica, danni articolari permanenti, mobilità ridotta e deformità.
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Complicanze - nella gotta non trattata possono svilupparsi complicanze come distruzione articolare, artrite cronica, calcoli renali, insufficienza renale e aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Esami e diagnosi della gotta

La diagnosi della gotta richiede una combinazione di valutazione clinica, esami di laboratorio e diagnostica per immagini. Il riconoscimento corretto e tempestivo della malattia è fondamentale per il suo controllo efficace e la prevenzione delle complicanze.
Valutazione clinica
Il processo diagnostico inizia con un’anamnesi accurata e un esame fisico.
Il rischio di confusione con altre artriti è possibile, pertanto si presta attenzione a:
- insorgenza improvvisa di forte dolore in una sola articolazione (più spesso l’alluce).
- arrossamento, riscaldamento e gonfiore.
- comparsa notturna dei sintomi.
Ciononostante, un clinico esperto può rapidamente arrivare a un breve elenco di diagnosi differenziali e, per confermare i sospetti, ricorre prima di tutto a esami di laboratorio.
Esami di laboratorio
Nella maggior parte dei casi sono sufficienti come misure diagnostiche complementari dopo i sospetti emersi dall’anamnesi e dall’esame fisico e comprendono:
Livello di acido urico nel sangue (urato sierico)
- Valori normali: fino a 360 μmol/L nelle donne e fino a 420 μmol/L negli uomini.
- Importante: durante un attacco acuto i valori possono essere normali, pertanto si raccomanda un esame ripetuto fuori dall’attacco.
Esami ematici generali
- PCR e VES: elevati in caso di infiammazione.
- Funzione renale: esame di creatinina e urea per valutare eventuali danni renali.
Esame del liquido sinoviale (artrocentesi) – raramente utilizzato
- Il metodo più preciso per confermare la gotta.
- All’esame microscopico si osservano cristalli di urato monosodico a forma di ago con birifrangenza negativa.
- Aiuta a escludere altre diagnosi come artrite settica o pseudogotta (artrite da pirofosfato di calcio).
Esami di imaging – per valutare le complicanze
Radiografia:
- Nelle fasi iniziali di solito è normale.
- Nella gotta cronica possono vedersi erosioni ossee caratteristiche e tofi.
Ecografia articolare – per valutare il coinvolgimento articolare:
- Può mostrare depositi di cristalli o infiammazione.
- Reperto specifico: "double contour sign" — depositi di urato sulla superficie della cartilagine.
TC a doppia energia (DECT) – metodo raramente utilizzato, nei casi più avanzati o problematici:
- Metodo specializzato che visualizza i cristalli di urato nelle articolazioni e nei tessuti molli.
- Molto utile in caso di sospetto di gotta cronica o atipica.
La diagnosi della gotta richiede precisione, poiché i sintomi possono assomigliare ad altre malattie. La conferma mediante esame del liquido sinoviale rimane lo standard aureo, mentre i metodi complementari – ematici e di imaging – forniscono una valutazione completa dello stato del paziente.
In pratica, tuttavia, molto spesso la diagnosi viene posta dal clinico dopo il sospetto della malattia in base a sintomi clinici ed esami ematici, il che comporta il rischio di una stadiazione errata e un aumento delle probabilità di complicanze.
Valori di riferimento dell’acido urico nella gotta
L’acido urico, come ogni altro parametro ematico, ha limiti e valori normali stabiliti dalla scienza, oltre i quali si ritiene che esista un problema nel metabolismo della sostanza.
Qui è importante sottolineare che l’iperuricemia è una condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo della gotta – alcune persone hanno valori elevati ma non sviluppano mai sintomi. Nella tabella qui sotto sono riportati i valori di riferimento per uomini, donne e bambini:
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Gruppo |
Valori di riferimento |
Commento |
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Uomini |
210 – 420 µmol/L (3.5 – 7.0 mg/dL) |
Valori superiori a 420 µmol/L sono considerati iperuricemia. |
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Donne |
140 – 360 µmol/L (2.4 – 6.0 mg/dL) |
Dopo la menopausa i valori spesso aumentano. |
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Bambini |
120 – 320 µmol/L (2.0 – 5.4 mg/dL) |
La gotta è estremamente rara nei bambini. |
Il clinico esperto terrà sempre presente che durante un attacco acuto i valori possono essere normali o addirittura più bassi – per questo si raccomanda un esame ripetuto 1-2 settimane dopo la remissione dell’infiammazione. Inoltre, valori > 500 µmol/L (8.4 mg/dL) aumentano significativamente il rischio di gotta, tofi e danno renale.
Ci sono sintomi specifici nelle donne?
La gotta si manifesta in modo simile in entrambi i sessi, ma nelle donne spesso presenta una presentazione clinica diversa, specialmente prima e dopo la menopausa, legata agli ormoni sessuali e ai livelli nelle varie fasi della vita femminile.
Ecco quali caratteristiche specifiche possono osservarsi nelle donne.
Gotta nelle donne – sintomi e caratteristiche specifiche
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Caratteristica |
Spiegazione |
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Comparsa più tardiva |
La gotta nelle donne si sviluppa di solito 10-20 anni più tardi rispetto agli uomini, più spesso dopo la menopausa. Ciò è dovuto all’effetto protettivo degli estrogeni, che favoriscono l’eliminazione dell’acido urico. |
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Coinvolgimento più frequente di altre articolazioni |
Mentre negli uomini è più spesso colpito l’alluce (artrite gottosa), nelle donne sono più frequentemente coinvolte ginocchia, polsi o dita delle mani. |
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Dolore meno intenso all’inizio |
Le donne a volte avvertono dolore più lieve o più sfumato nelle fasi iniziali, il che può rendere difficile la diagnosi. |
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Malattie concomitanti frequenti |
Nelle donne la gotta si associa spesso a ipertensione, diabete di tipo 2, obesità e patologie renali, tipiche del periodo post-menopausale, che possono complicare la sintomatologia e il trattamento. |
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Localizzazione non standard dei tofi |
Nella gotta cronica le donne possono sviluppare tofi in zone meno tipiche, come le dita delle mani o i padiglioni auricolari, anche a livelli più bassi di acido urico. |
Nonostante le specificità, la gotta nelle donne non differisce radicalmente da quella negli uomini, ma spesso è più difficile da riconoscere all’inizio, si manifesta più tardi e può avere una sintomatologia più varia.
Per questo è importante che le donne oltre i 50 anni con dolori articolari e fattori di rischio vengano esaminate anche per la gotta – anche in caso di decorso atipico.
Quale medico consultare per la gotta e quando?

In caso di sospetto di gotta il primo passo è la consultazione con il medico di famiglia, che può prescrivere esami di laboratorio di base come acido urico sierico, VES, PCR e emocromo completo. In presenza di sintomi tipici o valori elevati, vi indirizzerà a un reumatologo – lo specialista che più spesso diagnostica la gotta e segue la condizione a lungo termine.
Il reumatologo ha esperienza nella differenziazione delle infiammazioni articolari e può prescrivere ulteriori esami di imaging o microscopici, inclusa la puntura articolare se necessario.
In caso di gotta con complicanze renali – presenza di calcoli, alterazioni della funzione renale o insufficienza renale cronica – è raccomandata anche la consulenza di un nefrologo.
Nei pazienti con obesità, resistenza all’insulina o sindrome metabolica, l’endocrinologo può partecipare al trattamento complessivo, soprattutto se la gotta è parte di un più ampio disturbo metabolico.
La presenza di deformità articolari, dolore cronico o tofi formati può richiedere il parere di un ortopedico o chirurgo, soprattutto in vista di un trattamento chirurgico o di un intervento.
La consultazione medica è indispensabile se compare dolore improvviso e intenso, gonfiore e arrossamento in una sola articolazione – segno classico di attacco gottoso acuto. L’assistenza medica è necessaria anche quando gli attacchi diventano più frequenti, i sintomi peggiorano, si formano gonfiori visibili intorno alle articolazioni o il trattamento non produce l’effetto atteso.
Anche in assenza di sintomi, ma con iperuricemia accertata o familiarità, è ragionevole discutere la situazione con il medico di famiglia o uno specialista per valutare la necessità di prevenzione e controllo.
Vivere con la gotta
Vivere con la gotta richiede cure costanti e autodisciplina, ma con l’approccio giusto la condizione può essere controllata con successo e senza limitazioni significative. La base di una buona gestione è un’alimentazione equilibrata, con limitazione di purine, alcol e fruttosio, oltre al mantenimento di un peso sano.
L’assunzione regolare dei farmaci prescritti (come allopurinolo o febuxostat) e il monitoraggio dei livelli di acido urico riducono il rischio di attacchi acuti e danni articolari permanenti. L’attività fisica a livelli moderati e una buona idratazione favoriscono il metabolismo e riducono gli accumuli di urati.
È importante che le persone con gotta evitino l’automedicazione in caso di dolore e si consultino con il medico ad ogni variazione dei sintomi. Con le cure adeguate e la giusta informazione, la gotta non impedisce una vita piena e attiva.
Domande frequenti

Che cos’è la gotta?
La gotta è una malattia infiammatoria causata dall’accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni.
Si può avere acido urico alto senza che si tratti di gotta?
Sì, è possibile avere iperuricemia senza sintomi o sviluppo di gotta.
La gotta si cura?
La gotta non si guarisce completamente, ma può essere controllata efficacemente con trattamento e stile di vita.

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