La vitamina C (acido ascorbico) è ben nota per il suo ruolo nel mantenimento del sistema immunitario e della salute generale.
Meno conosciuta, ma altrettanto importante, è la sua funzione nel sistema circolatorio – dallo stato dei vasi alla coagulazione e alla composizione del sangue. In questo articolo analizzeremo come esattamente la vitamina C influisce sul sangue e cosa dicono le ricerche scientifiche sull’argomento.
Dati sul legame tra vitamina C e salute cardiovascolare

Dopo numerosi studi clinici e di laboratorio, gli scienziati sono riusciti a delineare diversi meccanismi attraverso i quali la vitamina C influisce sul sangue e sul sistema cardiovascolare.
Ecco alcuni dei principali:
Riduzione dell’attività dell’angiotensina II: La vitamina C abbassa i livelli di angiotensina II — un potente vasocostrittore — e limita la stimolazione correlata della NADPH-ossidasi, riducendo così il tono di resistenza periferica complessivo.
Sostegno alla regolazione surrenale:In condizioni di stress cronico o ipertensione, la vitamina C migliora la regolazione del cortisolo e delle catecolamine, contribuendo a stabilizzare la pressione arteriosa.
Azione antiossidante sulla vascolatura renale:Proteggendo i vasi renali dallo stress ossidativo, la vitamina C migliora la natriuresi e regola l’equilibrio idrosalino — un fattore importante per il controllo a lungo termine della pressione sanguigna.
Riduzione dell’infiammazione sistemica: Abbassa i livelli di proteina C-reattiva e di altre citochine pro-infiammatorie, che possono aumentare la resistenza vascolare e peggiorare l’emodinamica.
Le sue azioni non si limitano alla sola protezione antiossidante, ma riguardano processi fisiologici chiave legati ai vasi sanguigni, all’endotelio, alla coagulazione e alla distribuzione dell’ossigeno. Ecco i principali ambiti in cui manifesta attività:
Funzione dell’endotelio
La vitamina C ha un ruolo comprovato nel mantenimento di unafunzione endoteliale sana – un elemento critico per la regolazione della pressione sanguigna e del tono vascolare. Uno dei principali meccanismi attraverso cui agisce è il sostegno alla sintesi e all’attività dell’ossido nitrico (NO) – il principale mediatore vasodilatatore (che dilata i vasi sanguigni), prodotto dalle cellule endoteliali.
Perché la sintesi di NO sia efficace, l’eNOS (forma endoteliale della sintasi dell’ossido nitrico) richiede la presenza di tetraidrobiopterina (BH₄) attiva come cofattore.
La vitamina C stabilizza la BH₄ e ne previene la degradazione ossidativa in forme inattive come la BH₂. In questo modo l’eNOS rimane nella sua forma “accoppiata” e produce NO, invece di “disaccoppiarsi” e iniziare a produrre superossido (O₂⁻), una specie reattiva dell’ossigeno che porta a disfunzione endoteliale.
Inoltre, la vitamina C agisce come antiossidante, riducendo l’accumulo di lipidi ossidati e ligandi nella parete vascolare. Questo diminuisce lo stress ossidativo cronico – un fattore chiave nella compromissione della segnalazione endoteliale. In tal modo si conserva la bioattività dell’NO, si migliora la vasodilatazione e si mantiene un tono vascolare adeguato.
Alcuni dati indicano che la vitamina C può anche ridurre l’adesione (attaccamento) dei monociti all’endotelio attraverso l’inibizione dell’espressione di molecole come VCAM-1 e ICAM-1– un meccanismo associato a processi infiammatori e aterosclerotici.
Flusso sanguigno e apporto di ossigeno
Uno dei principali benefici della vitamina C per il sistema cardiovascolare è la sua capacità di migliorare la microcircolazione e l’apporto di ossigeno ai tessuti periferici.
Questo avviene principalmente attraverso il potenziamento della vasodilatazione endotelio-dipendente, grazie alla maggiore disponibilità di ossido nitrico (NO) – un mediatore che rilassa la muscolatura liscia della parete vascolare.
Stabilizzando la BH₄ e sopprimendo le specie reattive dell’ossigeno, la vitamina C aumenta la biodisponibilità dell’NO, soprattutto nei piccoli vasi – arteriole e capillari.
Ciò porta a una dilatazione del loro lume, a una riduzione della resistenza vascolare periferica e a un aumento del flusso sanguigno locale. Il risultato è un miglioramento della perfusione (irrorazione) dei tessuti, soprattutto quando aumenta il fabbisogno di ossigeno, come durante lo sforzo fisico o lo stress metabolico.
In diversi modelli animali e in studi limitati sull’uomo è stato osservato che con l’assunzione di vitamina C:
aumenta l’estrazione di ossigeno dal sangue nei muscoli in attività,
migliora la saturazione di ossigeno nei microvasi degli arti,
si registra un minore accumulo di lattato durante carichi submassimali – indicatore indiretto di una più efficiente fornitura aerobica di ossigeno.
Inoltre, la vitamina C può migliorare le proprietà reologiche del sangue, riducendone la viscosità e favorendone il passaggio attraverso i capillari stretti – un processo particolarmente importante nelle malattie croniche come il diabete e l’aterosclerosi, in cui la microcircolazione è spesso compromessa.
Vasi sanguigni

La vitamina C è un cofattore indispensabile nella biosintesi del collagene di tipo IV e di altre proteine strutturali fondamentali che formano la membrana basale e la matrice extracellulare della parete vascolare. Il collagene IV è particolarmente importante per il mantenimento della struttura e dell’elasticità dei capillari, che sono i più sensibili a microlesioni e stress ossidativo.
Senza quantità sufficienti di vitamina C, l’idrossilazione dei residui di prolina e lisina nel collagene è inefficace, portando a una struttura fibrillare difettosa e perdita di resistenza meccanica nelle pareti dei piccoli vasi. Questo può manifestarsi con una maggiore fragilità capillare, emorragie puntiformi (petecchie), scarsa rigenerazione vascolare e tendenza alle microemorragie.
Oltre al suo ruolo strutturale, la vitamina C protegge le cellule endoteliali dall’apoptosi, soprattutto in condizioni di ipossia, stress ossidativo o infiammatorio – ad esempio in aterosclerosi, diabete o ipertensione.
Questo avviene attraverso:
Inibizione dell’attivazione delle caspasi, enzimi chiave nella cascata della morte cellulare.
Stabilizzazione della membrana mitocondriale, che previene il rilascio del citocromo C – un segnale importante per l’apoptosi.
Riduzione delle citochine infiammatorie (ad es. TNF-α), che inducono danno endoteliale.
Inoltre, la vitamina C favorisce il rimodellamento della parete vascolare dopo un danno, stimolando l’angiogenesi e la migrazione delle cellule endoteliali attraverso la regolazione di fattori di crescita come il VEGF.
Il risultato è una rete vascolare più sana, elastica e resistente, particolarmente importante nel contesto di malattie cardiovascolari, invecchiamento, microangiopatia diabetica e altre condizioni di stress vascolare cronico.
Pressione sanguigna
La vitamina C influisce sui valori della pressione arteriosa attraverso numerosi meccanismi non endotelio-dipendenti, tra cui la regolazione del controllo ormonale, la riduzione dello stress ossidativo sistemico e un effetto favorevole sul sistema simpato-adrenergico.

Funzione cardiaca
Gioca un ruolo importante nel mantenimento della salute del tessuto cardiaco grazie alle sue proprietà antiossidanti e riparative. Partecipa attivamente alla sintesi e al rimodellamento del collagene, processo fondamentale per preservare la resistenza e l’elasticità del matrice extracellulare — l’impalcatura strutturale che sostiene il muscolo cardiaco.
Dopo un infarto, quando una parte del tessuto cardiaco è danneggiata, l’organismo avvia un processo di rimodellamento che può portare alla formazione di fibrosi e irrigidimento del cuore.
La vitamina C aiuta a regolare questo processo stimolando un ripristino equilibrato del collagene e riducendo l’eccessiva fibrosi, il che può migliorare la funzione cardiaca e ridurre il rischio di insufficienza cardiaca cronica.
Questi effetti sono stati dimostrati soprattutto in modelli animali e di laboratorio, mentre sono ancora necessari ulteriori studi clinici per confermare i benefici nelle persone con diverse patologie cardiache.
Capillari
Sostiene la resistenza e la permeabilità delle pareti capillari attraverso la stimolazione della sintesi di collagene nella membrana basale. Questo migliora la microcircolazione e previene la fuoriuscita di liquidi e proteine nei tessuti.
Coagulazione del sangue
La vitamina C ha un’influenza moderata sulla coagulazione del sangue — può ridurre l’aggregazione piastrinica e diminuire lo stress ossidativo sulle cellule ematiche, riducendo potenzialmente il rischio di formazione di coaguli indesiderati.
Tuttavia, in condizioni come ulcere sanguinanti, ad esempio, la somministrazione endovenosa di vitamina C mira a ottenere l’effetto opposto — ovvero l’emostasi, i cui principi sono stati spiegati nei paragrafi precedenti.
Farmaci anticoagulanti
Può potenziare l’effetto di alcuni anticoagulanti (ad esempio il warfarin) grazie all’azione antiossidante e all’influenza sul metabolismo dei farmaci, pertanto è consigliabile monitorare attentamente il dosaggio in caso di uso combinato.
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Vitamina C e insufficienza cardiaca
Nell’insufficienza cardiaca lo stresse l’infiammazione sono fattori chiave che danneggiano il tessuto cardiaco. La vitamina C, grazie alle sue potenti proprietà antiossidanti, può ridurre lo stress ossidativo, supportare la funzione endoteliale e migliorare la contrattilità del cuore.
Alcuni studi indicano che un’assunzione adeguata di vitamina C può ridurre i sintomi e rallentare la progressione dell’insufficienza cardiaca, ma sono ancora necessarie ulteriori evidenze cliniche.
Vitamina C e scorbuto

Lo scorbuto è una malattia causata da un grave deficit di vitamina C, che porta a una compromissione della sintesi del collagene. Questo provoca fragilità dei vasi sanguigni, sanguinamenti facili, ritardo nella guarigione delle ferite e debolezza muscolare generale. La vitamina C è assolutamente necessaria per prevenire e trattare lo scorbuto, poiché ripristina la normale sintesi del collagene e la resistenza delle pareti vascolari.
Influenza della vitamina C sugli esami del sangue
Può influenzare alcuni test di laboratorio, in particolare quelli che misurano lo stress ossidativo e i marker infiammatori. A dosi molto elevate di vitamina C per via endovenosa esiste il rischio di valori falsamente abbassati o elevati di glucosio, ferro e alcuni enzimi, a causa delle sue proprietà antiossidanti e dell’influenza sulla reattività di specifici reagenti chimici nell’analisi.
Domande frequenti

Come la vitamina C supporta la funzione dell’endotelio vascolare?
La vitamina C stabilizza il cofattore BH₄, aiuta l’eNOS a produrre ossido nitrico (NO) e riduce lo stress ossidativo, mantenendo così il tono vascolare e la resistenza dei vasi sanguigni.
Come influisce la vitamina C sulla coagulazione del sangue?
Riduce l’aggregazione piastrinica e lo stress ossidativo sulle cellule del sangue, diminuendo potenzialmente il rischio di formazione di coaguli patologici.
Perché la somministrazione endovenosa di vitamina C può aiutare a fermare un’emorragia da ulcere?
La vitamina C rafforza la sintesi del collagene e rinforza le pareti vascolari, riduce lo stress ossidativo e favorisce la rigenerazione dei tessuti, contribuendo così al controllo del sanguinamento.
Fonti:
https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7761826/
https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC3325833/
https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC3869438/

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